Alle Studentesse e agli Studenti
Ai Genitori
Ai Docenti
Al Personale ATA
Carissimi,
mi rivolgo a voi, alla comunità scolastica del Liceo Talete, in un momento di seria difficoltà che sta creando in tutti noi preoccupazione e disorientamento.
Le quotidiane notizie sull’andamento della pandemia in Italia e nel mondo, e le recenti restrizioni decise dal governo per alcune regioni, tra cui il Lazio, al fine di contrastare una possibile recrudescenza del virus, ci hanno richiamato ad un’attenzione sempre maggiore sul tema della sicurezza e della prevenzione.
In questo quadro si inseriscono anche i cambiamenti organizzativi imposti alle scuole superiori.
Le decisioni per la riapertura a gennaio delle scuole superiori, stabilite il 24 dicembre dal Prefetto di Roma, hanno comportato un radicale rivoluzionamento organizzativo, per attuare il quale c’è stato pochissimo tempo. Nel frattempo, sono intervenute altre disposizioni, che hanno reso mutevole un quadro già complesso. Riepilogo brevemente la vicenda, per dare l’idea:
- il DPCM del 3 dicembre aveva stabilito la ripresa delle lezioni in presenza per il 75% degli studenti a decorrere dal 7 gennaio, scadenza poi rinviata al 18 da un’ordinanza del Ministero della Salute, che prescriveva la presenza al 50% solo fino al 16 gennaio 2021.
- Successivamente, nel periodo dal 7 al 16 gennaio, la Regione Lazio ha prescritto la didattica a distanza al 100%, rendendo inoperante la prevista riorganizzazione provvisoria al 50% delle presenze.
- Dal punto di vista organizzativo, il 24 dicembre il Prefetto di Roma ordinava 1) lo scaglionamento degli ingressi su due fasce orarie, fissate alle 8.00 e alle 10.00, 2) l’apertura dei plessi anche il sabato, organizzando al didattica delle classi su 5 giorni.
- Questa seconda prescrizione, come chiarito dal Direttore generale dell’USR Lazio nella sua nota esplicativa dell’ordinanza, poteva non essere attuatanel periodo 7-16 gennaio, con il 50% delle presenze che, ricordiamo, era una misura provvisoria, resa poi inoperante.
- Come più volte ribadito, dal 18 gennaio si doveva ripartire con il 75% in presenza, in conformità all’ordinanza del Prefetto: scaglionamento ed apertura il sabato.
- Il DPCM del 14 gennaio ha cambiato le cose, stabilendo che le scuole possano optaretra il 50% della didattica in presenza e quote superiori, fino al 75%. Come chiarito il 15 gennaio dal Direttore generale, viene tassativamente riconfermata l’obbligatorietà dello scaglionamento tra le 8.00 e le 10.00; optando però per il 50% è possibile non attuare la seconda prescrizione del Prefetto, ossia l’apertura di sabato.
Il nostro Istituto ha prudentemente deciso di optare per il 50%, anche se avevamo lavorato con l’obiettivo del 75%, per assicurare la miglior sicurezza possibile alla didattica in presenza.
Ho ricostruito la vicenda, per far capire che elaborare una riorganizzazione non è stato affatto facile, ed ha impegnato un intero staff di docenti per tutte le festività ed oltre.
Faccio inoltre presente che, specificamente per il nostro Istituto, la presenza di una succursale ha creato ulteriori vincoli.
Pertanto, quella pubblicata nei giorni scorsi è la riorganizzazione che è stato possibile predisporre all’emergenza, per ottemperare all’ordinanza prefettizia. Posso comprendere le perplessità e lo scontento di alcuni, e me ne rammarico.
Si tratta però di una soluzione transitoria, e stiamo già studiando nuove ipotesi, che possano attenuare le conseguenze della riorganizzazione, all’interno di un quadro normativo si spera più stabile e definito.
Le problematiche maggiori riguardano: 1) il protrarsi dell’orario di uscita per le classi impegnate nella seconda fascia; 2) la sicurezza.
Per quanto riguarda il primo punto, la legge rende possibili rimodulazioni dell’ora di lezione, che consentiranno un significativo anticipo dell’orario di uscita all’ottava ora. Per giovedì 21 p.v. è già stato convocato un Collegio dei docenti con questo punto all’ordine del giorno.
Per quanto riguarda il secondo punto, la sicurezza deve essere il nostro primo pensiero. Saranno applicate tutte le misure per garantire lo svolgimento della didattica in presenza nel modo più sicuro possibile.
Credo che la nostra scuola abbia già dato dimostrazione, nel periodo iniziale dell’anno, di saper applicare alla lettera le misure di prevenzione. A questo hanno collaborato tutti, docenti, personale ATA e non ultimi gli studenti, che hanno evidenziato grande senso di responsabilità, come ho riconosciuto in più occasioni. Io credo che saremo in grado di farlo, e bene, anche nei prossimi mesi.
I prossimi mesi: sono quelli decisivi, in un anno scolastico.
Mi dispiace profondamente che, proprio ora, la situazione sia diventata più difficile e delicata, ed abbia turbato gli animi di studenti, genitori, personale docente ed ATA.
Soluzioni facili non esistono: se questo è il quadro normativo, se non ci saranno ripensamenti da parte delle autorità -cosa che considero improbabile- bisognerà trovare il modo meno penalizzante di rispettare gli obblighi.
Proprio in un momento come questo dobbiamo reagire, mettendo in campo tutte le risorse.
La prima è la flessibilità: dobbiamo sfruttare tutte le possibilità che ci consentono di migliorare l’organizzazione, di non sacrificare nessuno, di consentire una didattica efficace nonostante tutto.
La seconda è la propositività: chiunque abbia proposte valide è il benvenuto.
La terza è l’ascolto e il dialogo: questa è sempre stata l’identità del Talete, una scuola che ascolta e dialoga, e mai si arrocca su posizioni preconcette, laddove è possibile esplorare strade diverse e migliori.
Personalmente, voglio rassicurarvi che questa sarà, da subito e nei prossimi mesi, la nostra linea d’azione, di cui mi faccio garante.
Confido nella collaborazione e nella buona volontà di tutti: solo insieme potremo trovare la strada giusta.
Domenica, 17 gennaio 2021
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Alberto Cataneo