L'eredità di Falcone e Borsellino

In occasione della chiusura dell’anno in cui si è celebrato il trentennale delle stragi del ’92, la Giunta Esecutiva dell’Associazione Nazionale Magistrati per il Lazio ha invitato gli studenti del Liceo Talete e del Convitto Nazionale di Roma a partecipare alla cerimonia che si terrà giovedì 15 dicembre 2022 in ricordo delle figure dei due magistrati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che rappresentano un nobile esempio per la lotta alla mafia in Italia.In rappresentanza del Liceo Talete partecipano le classi 2F, 3A, 3E, 5A. Pubblichiamo il pensiero da loro preparato, che leggeranno di fronte alla teca che custodisce i resti della macchina di Giovanni Falcone:

Falcone e Borsellino erano due funzionari dello STATO, o forse no, così sembra non bastare, erano soprattutto due servitori della GIUSTIZIA.

Guidati da un senso del dovere quanto mai raro, senza scendere a patti con alcuna forma di potere, hanno talmente tanto amato il diritto da rischiare consapevolmente la vita pur di rimettere ordine in una terra devastata dalla mafia ed in un’Italia corrotta.

Oggi per noi sono degli EROI perchè ci hanno lasciato l’esempio di grande coraggio, sono degli eroi soprattutto perché hanno avuto paura eppure non si sono fatti piegare né hanno agito da incoscienti. Sapevano che la mafia era “un fenomeno terribilmente serio e molto grave” e che per vincerlo sarebbero occorse le forze “migliori delle istituzioni”; per questo non si sono risparmiati ma, indefessamente, giorno e notte, hanno contribuito con le loro AZIONI a smontare un sistema che è “un fatto umano” e, in quanto tale “ha un inizio ed avrà anche una fine”.

E’ bello ricordare Falcone e Borsellino, dedicare a loro scuole e strade, rinvigorire la loro memoria; è bello ed è un dovere! Ma quando Falcone arriva a dire “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini” ci sta indirettamente proponendo un compito ancor più importante! Sta lasciando a noi giovani il testimone della sua battaglia! Tutte le volte che saremo in grado di dire “NO” alle raccomandazioni, di dire “NO” ai compromessi, “NO” ai facili guadagni, ai voti di scambio, ad una popolarità inconsistente, tutte le volte che agiremo spinti dall’ONESTA’ e dal senso della LEGALITA’, noi onoreremo quei due magistrati che continuano ad essere servitori della giustizia! Il

moto di cambiamento deve partire da noi giovani, con lo studio della storia e di vite come la loro, per stoppare un ciclo che ormai va avanti da troppi anni, ed è alimentato solo da ignoranza e inconsapevolezza. Dovremmo fare tutti del nostro meglio , nel nostro piccolo. Solo così avremo un mondo migliore, dove finalmente la criminalità organizzata non avrà la meglio, nessuno dovrà tacere per paura, nessuno volterà le spalle ,la giustizia sarà restaurata, e per questo l’omertà e l’indifferenza non sono ammissibili. PARLATE,MANIFESTATE,COMMEMORATE, queste sono le armi più temute.

 

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